IFC Italy, aiuti per l’Ucraina

IFC Italy e il suo direttore Francesca Mineo stanno collaborando alla raccolta di aiuti insieme alla Comunità ucraina di Milano. Group IFC a livello internazionale ha espresso vicinanza e sostegno alla popolazione martoriata dalla guerra.

A Milano la Comunità ucraina ha come punto di incontro la parrocchia di via Giuseppe Meda 50, in zona Navigli, dove padre Igor Kupra è riferimento indiscusso. Fin dall’inizio del conflitto, lo scorso 24 febbraio  fiumi di persone e di aiuti donati da privati cittadini e aziende – abiti, dispositivi medici, farmaci, cibo per adulti e bambini, articoli per l’igiene personale – sono arrivati alla parrocchia, tanto che gli ampi spazi sono stati rapidamente occupati da scatoloni e imballi con destinazione Ucraina. Destinazione:  non solo le persone in fuga che si riversano ai confini ma anche quelle che si trovano ancora nel paese.

 

Ad oggi già 3 Tir sono arrivati in Ucraina, un quarto è in partenza. I volontari – cittadini ucraini sostenuti da centinaia di milanesi  – hanno lavorato senza sosta giorno e notte.

 

 

 

 

 

 

 

La macchina degli aiuti non si ferma: si prevedono arrivi massicci di profughi a Milano e sarà quindi necessario predisporre alloggi per famiglie – in prevalenza mamme con i loro figli – e coordinare ulteriormente gli aiuti sui territori. Il Comune di Milano, che ha dichiarato ampia disponibilità all’accoglienza di ucraini in fuga, sta stipulando accordi e convenzioni con realtà del terzo settore diffuse sul territorio cittadino e provinciale.

Scatoloni con aiuti umanitari

IFC Italy ha fatto e continuerà a fare la sua parte, di concerto con il network GroupIFC – dice Francesca Mineo, che ha personalmente collaborato insieme ai volontari della comunità ucraina alla raccolta e alla preparazione degli aiuti – . Siamo vicini alla popolazione ucraina, e particolarmente preoccupati per la nostra country director a Kiev, Svitlana Kuts, che fortunatamente sappiamo in salvo, essendo riuscita a uscire dall’Ucraina insieme alla famiglia. Siamo altrettanto consapevoli del fatto che anche la popolazione russa vuole la pace, come tutti noi. Sono personalmente colpita dal coraggio di tanti cittadini russi, scesi in piazza a manifestare contro la guerra, rischiando o subendo l’arresto. Occorre alimentare la pace, in ogni nostro gesto individuale. Come consulenti, è nostro dovere accompagnare le organizzazioni che, in emergenza, stanno lavorando per soccorrere i civili”.

A questo proposito si segnala un Servizio psicologico online gratuito offerto alle famiglie ucraine presenti su tutto il territorio italiano da CIAI, associazione che da anni IFC Italy accompagna.

Credits: ANSA, Comunità Ucraina Milano, archivio IFC Italy