Kiev, “Cronache di guerra da una ucraina qualunque”
Svitlana Kuts, la nostra collega e country director di Group IFC a Kiev, in Ucraina, fa sapere via social media di stare bene. Giornate lunghe, piene di paura e intervallate da annunci di attacchi in arrivo.
“Cronache di guerra da un’ucraina qualunque: io, Svitlana, che vivo a Kiev. Il primo giorno eravamo scioccati dall’incredulità, il secondo giorno eravamo spaventati, il terzo giorno ridevamo isterici, il quarto giorno eravamo tutti pronti ad agire. Oggi è il quinto giorno di guerra. Siamo 5 adulti e un gatto. Le necessità di base ci sono, per adesso: elettricità, acqua, gas, cellulare e internet. Dormiamo vestiti (è scomodo!) ma è indispensabile, se dovessimo uscire all’improvviso. Per lo più non si dorme, al sentire con insistenza gli attacchi in arrivo. Abbiamo trascorso molto tempo nel rifugio antiatomico. Andiamo, torniamo. Pane e acqua potabile sono finiti perché i negozi sono chiusi, quindi abbiamo fatto bollire l’acqua e fatto il pane fatto in casa. Abbiamo ancora qualche scorta di cibo. Riusciamo a garantire la nostra igiene personale. Ad ora la situazione è ancora sopportabile. I bambini sono al sicuro. Siamo in contatto con parenti e amici in tutto il paese. Alcuni hanno subito pesanti bombardamenti.
Continuerò a dare notizie via social perché è difficile rispondere a tutti i messaggi individualmente.
Grazie a tutti per il vostro aiuto e sostegno.”